Hai sentito che roba? Ora Roman ha preso così tanta fiducia nel suo tennis da non fermarsi proprio più. Addirittura vince costantemente con giocatori di quarta della sua zona.
Lo temono così tanto che sono costretti ad inventarsi l’ennesima scusa quando, uscendo dal campo sconfitti, devono giustificare la “cattiva giornata” ai loro compagni di Circolo.
La verità è che anche tu puoi vincere contro un 4.1 così come contro un 3.1 proprio perché le classifiche sono solo…. numeri!
Non farti impressionare dai numeri perché tu, sei molto ma molto di più di un numero.
Pensaci solo per un attimo.
Puoi condizionarti psicologicamente sapendo che entrerai in campo contro un giocatore più forte di te solo perché ha qualche numero più di te?
Penso proprio di no.
Tu puoi vincere contro qualunque avversario e non è questione di classifica.
Partendo anche da 0.
Non importa se hai 75 anni e pensi che sia troppo tardi per migliorare il tuo tennis.
Non importa se pensi che nel tennis bisogna allenarsi almeno 1 ora al giorno per 4/5 volte alla settimana per vedere qualche miglioramento.
Non importa se hai preso (o stai prendendo) lezioni da “maestri guru” della tua zona senza ottenere i risultati concreti tanto attesi.
TU PUOI FARCELA.
Ciao, sono Tiziano De Tommaso, ideatore e fondatore di Tennis Winner Game®, la piattaforma Online #1 in Europa per appassionati giocatori di tennis NC e quarta categoria proprio come TE.
Se sei atterrato ora in questa pagina non si tratta di un caso anche perché ….
io non credo al caso.
E se, tra qualche mese da oggi, avrai battuto un 3.1 ti prego, fammi un semplice favore.
Non pensare che sia stata solo una questione di “fortuna”.
Perché io non credo nemmeno a questo.
La fortuna, per me, è quando il potenziale di ogni tennista (a volte sopito e inespresso) incontra un’opportunità.
Questa è fortuna, se proprio così vuoi definirla.
Hai mai visto un giocatore professionista perdere una partita e, in conferenza stampa, appellarsi alla fortuna o al caso?
Penso proprio di no.
Inizia a credere, quindi, che sei esattamente la persona giusta, al momento giusto, nella pagina giusta ed inizia sin da ora ad immaginarti il match point contro il tuo rivale storico del circolo mentre esplodi un dritto lungolinea vincente “alla Federer”.
Porca miseria, questo sì che è tennis!
Eppure hai passato anni ad uscire dal campo stanco, sudato, sporco di terra rossa da fare schifo e soprattutto incazzato nero per aver perso un’altra volta contro il tuo stesso rivale storico del circolo senza aver giocato il tuo miglior tennis.
Ma in allenamento sei completamente diverso.
Palleggi bene, tiri forte, sbagli poco…. i tuoi colpi funzionano alla perfezione ma poi, in partita, è tutta un’altra storia.
Sei in completa balia dei tuoi avversari ed inizi a perdere una serie di partite contro giocatori molto più scarsi di te.
E questo, perché ti accade?
Amico mio, questo ti accade proprio perché non basta allenarti a caso quando e con chi capita, prendere lezioni dal maestro (private o di gruppo) oppure seguire alla lettera (su internet) coinvolgenti video tutorial di esperti del settore per raggiungere quel livello di gioco che vuoi e che meriti di ottenere da anni.
La verità è che tu, in questo preciso momento, sei insoddisfatto del tuo gioco.
Ti senti completamente bloccato. Non migliori. O, peggio ancora, pensi di essere migliorato ma quando entri in campo è sempre la stessa storia…. la TUA.
E anche quando credi di fare un passo in avanti, in realtà stai rimanendo fermo li dove sei, incollato sempre sullo stesso livello di gioco.
Dannazione, non c’è cosa peggiore.
Ma non devi preoccuparti, la colpa non è tua.
Tu ci stai mettendo tutto l’impegno di questo mondo, hai una passione bruciante per questo sport, lo so.
Il fatto è che non puoi continuare a ripeterti le solite frasi che si raccontano tutti….
“Se avessi iniziato a giocare prima”
“Se avessi un po’ più di tempo per giocare a quest’ora sai dove sarei arrivato?”
“Se non mi fossi fatto male proprio quando stavo giocando il mio miglior tennis!”
“Se avessi più soldi potrei permettermi più lezioni con il maestro e allora si che sarebbe tutta un’altra storia!”
Bè, potrei continuare all’infinito ma, arrivati a questo punto, sai come la penso.
Per me, queste sono tutte scuse.
Scuse che racconti a te stesso per giustificare tutta una serie di deludenti prestazioni che si ripetono continuamente e costantemente nonostante la tua bruciante passione.
E sono certo che, se stai ancora leggendo questa pagina, indubbiamente sei un appassionato che vuole uscire da questa trappola, non è così?
E’ vero, non è questione di vita o di morte, ti capisco.
Ma so quanto ci tieni al tuo tennis, la TUA vera passione e so per certo quanto ti fa star male non riuscire ad esprimere il tuo miglior gioco e veder partire i tuoi colpi a stento, deboli e imprecisi.
Ti fa star male sul serio, anche a livello fisico.
Infatti, sei costretto a giocare con quegli orrendi tutori al braccio o alle ginocchia per evitare di sentire quel dolore lancinante uscire dai tuoi tendini consumando quantità industriali di creme e farmaci per alleviare l’infiammazione.
E, a volte, sei costretto persino a fermarti, proprio sul più bello, perché il medico ti ha diagnosticato un’epicondilite, un’infiammazione ai tendini della spalla o una condropatia rotulea. E in quel momento vorresti spaccare tutto proprio perché, senza tennis, non riesci a vivere.
Per non parlare, poi, di quanto ti fa star male anche a livello mentale.
Perdi una partita che non avresti mai dovuto perdere e, mentre stai giocando, provi un senso di rabbia mista a un totale imbarazzo mentre sbagli colpi da principiante proprio sotto gli occhi di amici, famigliari, parenti o semplici curiosi che si sono fermati a vedere qualche tuo scambio.
Mamma mia, all’ennesimo dritto in rete e sul 5 a 0 del primo set per il tuo avversario ti arrabbi ancora di più e fai di tutto per rimontare, non è così?
Ma, nonostante tutto il tuo impegno, alla fine perdi giocando male.
E, dopo l’ennesima bruciante sconfitta, continui a giustificare le tue insoddisfacenti prestazioni sempre nello stesso modo. Dicendo che non sei al 100%, che sei acciaccato, che hai problemi di lavoro, che ci sono le buche nel campo….
E’ proprio così, a livello mentale, il tennis ti logora dentro.